Che fine ho fatto?


Non sono mai stato un artista super produttivo, ogni mio pezzo, ogni mio progetto mi ha richiesto tanto tempo di riflessione, studio e attenzione su ogni più piccolo dettaglio. 
Ma adesso, di tempo, ne è passato un po' troppo!

La musica è la mia aria, da sempre, e da quando sono entrato a far parte dei Kalafro è diventato un vero e proprio lavoro. Per più di 10 anni ho scritto e composto, calcato palchi più o meno importanti, dai festival ai pub, dai centri sociali ai teatri, in gruppo, da solo, con musicisti di varia caratura, in tutta Italia, ma proprio tutta. La musica mi ha fatto conoscere tantissima gente, aperto (e chiuso) molte porte, reso la mia vita un'avventura che non riuscirò mai a raccontare, sia perché la mia memoria a brevissimo termine non me lo permette, sia perché, sarà una banalità, ma certe cose le devi vivere. E chi poteva pensare che da una città così lontana, un musicista così piccolo, avrebbe potuto ambire a tutto questo? Un "questo" che per molti sarà poco, ma per me è stato abbastanza.

Da più di un anno non scrivo canzoni, il mio ultimo tour è dell'estate 2017, quando a seguirmi c'era la ragazza che poi sarebbe diventata mia moglie e insieme a lei, dentro di lei, il nostro futuro figlio.

Abbiamo scelto di seguire i nostri sogni, molto velocemente abbiamo fatto i bagagli e siamo partiti per il Nord Italia. Non è stato facile abbandonare la terra per cui ho lottato per tanti anni, ma, sinceramente, oltre quello che già avevo fatto non potevo fare. Era ora di pensare a me stesso.

Sono stato fortunato, dopo 15 giorni ho trovato lavoro a Milano, un lavoro che mi piace e che avevo imparato a fare grazie alla mia esperienza nel mondo della musica, ma che con la musica ha poco a che fare. Da più di un anno la sera torno a casa e sto con la mia famiglia, ho poco tempo per il resto.

Sarò io a non sapermi organizzare, o, più semplicemente, non sto sentendo l'esigenza di dover comunicare attraverso le canzoni. Canto per Tommaso e scrivo canzoncine per lui.

Non metto fine a niente, ma di sicuro la musica è tornata ad essere una splendida passione, e forse è meglio così, in questo periodo storico musicale in cui tutti inseguono il successo e non esiste più il bello. Io l'ho ritrovato.

Ci tenevo a scrivere questo post perché "Mad Simon"meritava qualche spiegazione e anche quei pochi che l'ascoltavano e continuano ad ascoltarlo. Spero, a breve, di pubblicare tutto quello che era rimasto in cantiere.

Un abbraccio sincero,
Simone

0 commenti :

Posta un commento

Google+