Concerto della legalità @ Teatro Zanotti Bianco (RC)
Tanti
artisti, differenti suoni ma un unico obiettivo: quello di parlare di
legalità attraverso la musica e l’arte teatrale. “Musica per le nostre
orecchie”, il concerto voluto da Scena Nuda e il Centro Studi Quasimodo
al Teatro Zanotti Bianco, ci ricorda come la cultura possa contribuire
ad un cambiamento sociale. Accanto agli artisti calabresi anche la storica vocalist bolognese di Lucio Dalla, Iskra Menarini accompagnata al piano da Teo Ciavarella.
“La speranza
e credo che ci siano tutti i presupposti, è quella di riuscire a creare
in Calabria, nella nostra terra, qualcosa di positivo avvicinando la
gente all’arte, al teatro, alla musica, perchè anche così si possono
trasmettere messaggi di legalità”, spiega il direttore artistico di
Scena Nuda Teresa Timpano.
La serata parte con il front-man e anima creativa dei Quartaumentata, Paolo Sofia accompagnato alla chitarra da Alessandro Calcaramo, al basso da Peppe Platani e alle percussioni da Luca Scorziello,
musicisti con alle spalle esperienze artistiche di altissimo livello
anche fuori dai confini regionali. Con Sofia sonorità, melodie e
atmosfere della World music in una cornice originale che coinvolge il
numerosissimo pubblico in un grande coro. Dopo alcuni duetti con Marinella Rodà,
il microfono passa definitivamente all’artista dalla voce armonica e
potente che lascia senza fiato per il suo dinamismo sonoro arricchito da
testi e immagini dell’epoca passata. Con Mimmo Martino accompagnato dal pianoforte e chitarra da Mario Lo Cascio
“suoni e parole per guarire il cuore e per acquisire la
consapevolezza”. Rivisitazione di “Bocca di rosa” di De Andrè in
dialetto calabrese e brani inediti.
La musica si alterna alle performance teatrali con l’attore Enzo dè Liguoro
che recita una lettera di Agnese Borsellino e il famoso tema sulle
parabole di “Io speriamo che me la cavo”. Si ritorna poi con il rap di Mad Simon affiancato da Maurizio Albanese.
“Questa sera
– dice Mad Simon – vogliamo condividere pensieri, emozioni e parole
attraverso i nostri brani, per riflettere di legalità e gridare che col
nemico nessuna pietà”. Dal rap all’arabesk dal sound turco con Fabio Guido “Il Zalles” degli Spasulati Band che fa ballare il pubblico.
Teresa
Timpano recita, infine, un brano di Seneca. “Vorrei che diventasse il
maestro di questa Residenza Teatrale” dice il direttore artistico, prima
di lasciare la scena alla vocalist bolognese. La Menarini irrompe sul
palco con la semplicità di una cantante alle prime armi “mi sento
emozionata, mi tremano le gambe”. Ma già dalle prime note, il pubblico
l’apprezza per la straordinaria voce e l’energia che trasmette. Dedica a
Lucio Dalla, con cui divise il palco per 20 anni, la prima canzone
“Caruso” e poi via con tanti brani dell’artista scomparso, da “4 marzo
1943” fino ad “Attenti al lupo” cantata in chiusura con tutti gli ospiti
della serata. La Menarini con la sua presenza scenica dimostra ancora
una volta di non essere stata solo la corista di un grande personaggio
ma, un’artista a 360° che usa il linguaggio dell’anima con la sua musica
world che arriva al cuore della gente. E Reggio la elogia per la sua
unicità che non lascia indifferenti.
(di Dominella Trunfio, Foto di Alberto Ieracitano)
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